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COPAN
Il Popolo Maya la sua Storia i suoi misteri

Dichiarato nel 1980 dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, l'antica città Maya di Copan è considerata l'Atene del nuovo mondo. La storia di questo fantastico popolo è stato suddiviso dagli storici in tre fasi:

Preclassico (2000 a.C. al 250 d.C.)
Classico (250 d.C. al 900 d.C.)
Tali fasi furono caratterizzate dalla presenza di quattro distinti popoli che ne caratterizzarono la storia e la cultura: gli Olmechi , i Teotihuacan, i Toltechi e gli Aztechi.Postclassico (900 d.C. al 1519) La Storia dei Maya ha inizio nell'area meridionale del Messico, ovvero negli attuali stati federali del Chiapas, del Quintana Roo, del Campeche, dello Yucatan, nel Guatemala e nel Belize (ex Honduras britannico).

I Numeri:

Maya calcolavano con un sistema vigesimale. Il sistema di scrittura dei numeri era quello punto e linea
……….. _______
Lo zero veniva identificato con simboli di occhi o conchiglie.

 

numeri


Maya conoscevano la valenza del sistema posizionale e quindi erano in grado di scrivere cifre di qualsiasi valore. Le unita' , le ventine, non venivano posizionate come il nostro sistema decimale in orizzontale, bensi' in verticale e il valore delle posizioni aumentava dal basso verso l'alto. Quasi la totalita' delle iscrizioni registrano i giorni del "Conto Lungo" (Calendario Civile) secondo il quale era importante il Tun cioe' l'anno di 360 (+5) giorni diviso in 18 (+1) "mesi". Per questa ragione nelle iscrizioni la terza posizione indica un multiplo di 18 e non di 20.

 

 

 

 

 

 

Lo Sterminio Di Una Civiltà.

1517:Hernandez de Cordoba , dopo aver conquistato le isole di Cuba e di Hispaniola (Haiti / Repubblica Dominicana), alla continua ricerca di territori ed oro, continuo' sbarcando su un'isola presso la costa nordorientale dello Yucatan. Gli "Invasori" per la prima volta ebbero l'impatto visivo di costruzioni non più costruite con paglia e legno, ma complessi edificati in pietra e di strutture complesse. Furono ritrovati monili d'oro e idoli dalle forme femminili e l'isola fu battezzata l'Isola Delle Donne. Continuando la sua espansione, ed incoraggiato dal ritrovamento di oro, Cordoba continuo' la sua ricerca spostandosi verso lo Yucatan dove avvenne il primo scontro con le popolazioni indigene che riuscirono a infliggere grosse perdite agli invasori. Cordoba perì in questi scontri.

Il sangue

Il sangue, veniva posto, al pari dell'acqua, alla base della vita. Il suo scorrere e fluire rappresentava lo scorrere dell'universo ed era una delle molteplici chiavi per giungere al "divino
I Maya, ed in specifico, i Re ed i Sacerdoti, durante alcuni tipi di cerimonie, si procuravano lacerazione e tagli (in special modo sugli organi sessuali) per permettere la fuoriuscita di questo prezioso fluido. (Autosacrificio)
Molti sono gli elementi iconografici per la rappresentazione del sangue, ed alcuni hanno in comune la presenza delle perle
Il simbolo più complesso è rappresentato da un drago, un essere mostruoso con un muso molto accentuato e con la bocca adornata di perle. Il simbolo più ricorrente è, invece, un cilindro dai contorni frastagliati di perle, nel quale è possibile ammirare i glifi dei colori blu, giallo e rosso o di quelli dei materiali preziosi come la giada o l'osso.

L'Autosacrificio

Esite un glifo che in particolare esprime questa pratica: quello che letteralmente significa "la fuoriuscita di sangue, Tale pratica era riservata in special modo ai Re ed ai Sacerdoti che "dovevano" innalzarsi al cielo. Questo rito, consisteva per gli uomini nel perforare il pene con spine o oggetti aguzzi di ossidiana, per poi far passare nei fori praticati alcuni steli di paglia; nelle donne i punti da perforare erano la lingua e le labbra. Durante questo rito si cadeva in uno stato di trance e si viveva un'esperienza allucinatoria, dato che si faceva uso anche di sostanze stupefancenti
L'allucinazione e lo stato di stordimento, dovevano portare alla visione del Serpente Sacro, simbolo stesso del sangue versato, che secondo i Maya era il mezzo mediante il quale i mortali potevano stabilire un contatto con il mondo "superiore" e con quello "inferiore" di Xibalba'

Il gioco della Palla

Questo "gioco" era considerato divinatorio dai Maya. I sacerdoti, quali intermediari con le divinità, interpretavano il futuro in base all'andamento della partita. Il solo popol-vuh rimamane come unica fonte americana che va a ricordare l'antichissima origine ed il simbolismo del gioco della pelota. Il recinto del terreno di gioco, aveva la forma di una H ed era sovrastato da gradini e da muri di pendenza molto accentuata. Molto spesso il campo da gioco era orientato da nord a sud , l'area di gioco andava a rappresentare il cosmo, mentre il sole veniva rappresentato dalla palla di cauciù. Il gioco non aveva le stesse caratteristiche nelle varie aree geografiche, ma il più delle volte consisteva nel far passare la palla attraverso alcuni anelli di pietra della forma di serpente (potenze telluriche) o di testa di uccello (potenze celesti), fissati a varie altezze.
Si giocava con due squadre che rappresentavano la luce e l'ombra ed ogni giocatore rappresentava una divinità, ornandosi con gli elementi che la contrastinguevano.Il gico era molto violento e i giocatori potevano toccare la palla solo con i fianchi, il ginocchio e il gomito destro. Molte fonti affermano che il capitano della squadra vincitrice veniva immolato al termine della partita, ma di certo non si conosce ancora la verità visto che si voleva simboleggiare il privilegio di salire al mondo cosmico. Il gioco era molto violento, e lo divenne ancor più quando grazie agli "invasori" tale gioco fu utilizzato per

 

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