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Sydney

Sidney, dove più di 200 anni fa approdò il grande James Cook. La sua affascinante insenatura, la città che al calar del sole si accende con le sue mille luci che riflettono nell’acqua, il ponte sulla baia, l’antico quartiere Rocks e le incantevoli spiagge che fanno da contorno a questo mix di razze e idiomi.

Sidney è il lavoratore che in pausa pranzo si toglie la giacca e la cravatta e si mette in costume ed infradito per divertirsi un’ora con le onde dell’oceano.

Sidney è l’alto tenore di vita che ti permette di lasciare una borsa in un negozio e ritrovarla ancora lì qualche ora dopo, Sidney è la tranquillità e la frenesia, è un grattacielo a fianco alla spiaggia, è storia recente. Sidney è modernità, è una grande metropoli con il traffico di una cittadina di provincia. Sidney è una città che ti avvolge nella sua giovinezza e che non ti stanca mai!


Sydney Opera House

E' sicuramente l’edificio australiano più famoso e riconoscibile del mondo: è stato inaugurato quasi quarant’anni fa – il 20 ottobre 1973 – dalla regina d’Inghilterra Elisabetta II, ed è stato costruito sulla base di un progetto dell’allora sconosciuto architetto danese Jørn Utzon. Ospita ogni anno più di tremila eventi diversi, la maggior parte dei quali legati alla musica e al teatro. Per l’intero progetto sono stati spesi circa 102 milioni di dollari. La struttura possiede più di mille fra sale da concerti e stanze per altre attività: quella principale, la Concert Hall, ospita 2679 posti a sedere. Negli anni è anche diventata una delle maggiori attrazioni turistiche della città, e dal 2007 fa parte dei patrimoni dell’umanità scelti dall’UNESCO.


L’Harbour Bridge di Sydney:

E' una delle icone più conosciute e uno dei monumenti più fotografati d’Australia. È il ponte ad arco in acciaio più largo e pesante del mondo, il sesto al mondo per lunghezza. È una presenza allo stesso tempo imponente e delicata. Domina in assoluto la baia, così come sbuca timido tra un palazzo e l’altro del centro città.

Conosciuto dai locali come “l’appendiabiti”, l’Harbour Bridge collega la sponda a nord di Sydney con il centro città fin dal marzo 1932. Nonostante la sua vicina Opera House sia l’icona più conosciuta di Sydney, l’Harbour Bridge è senza dubbio il primo a cogliere il vostro sguardo quando arrivate a Circular Quay.

La storia di questo capolavoro d’ingegneria racconta davvero la storia della città. Prima della sua creazione infatti, l’unico modo per andare da una sponda all’altra della baia era via mare: i traghetti erano centinaia, e i passeggeri potevano restare a bordo anche per ore, in attesa che arrivasse il proprio turno per attraccare al molo. L’acqua era putrida e l’aria irrespirabile. Bisognava trovare una soluzione a tutto questo e così si fece largo l’idea di costruire un ponte.La possibilità di costruire un ponte era emersa già nel 1815, ma si dovette aspettare fino al 1900 perché la decisione divenne realtà. Poi difficoltà economiche e un cambio di governo sospesero i lavori fino al 1914, quando J.J. Bradfield venne nominato capo ingegnere responsabile della costruzione del ponte.

Di nuovo la prima guerra mondiale mise in pausa ogni progetto e nel frattempo Bradfield viaggiò in lungo e in largo per studiare di persona i migliori ponti al mondo. Nel 1922 il governo del New South Wales finalmente passò una legge che approvava la costruzione di un ponte ad arco, ispirato alll’Hell Gate Bridge di New York. Tra i progetti presentati, il governo scelse quello della compagnia inglese Dorman Long and Co di Middlesbrough, che aveva già costruito un ponte simile a Newcastle. Il costo stimato del ponte era di 4 milioni di dollari. fronte della depressione che colpiva l’Australia in quegli anni (con un tasso di disoccupazione del 32 per cento), Bradfield assicurò il governo che il ponte sarebbe stato costruito interamente da manodopera australiana. E così nel settembre 1924 cominciarono i lavori, portati avanti da più di 1400 operai. Nel 1928 cominciò la costruzione dell’arco, la parte a sud qualche mese prima di quella a nord, e il 19 agosto 1930 le due metà del ponte si incontrarono per la prima volta.Una volta completato l’arco, i ganci verticali vennero attaccati dal centro verso le estremità e quindi uniti per supportare la strada e la ferrovia, completate nel giugno 1931. Il ponte fu ufficialmente dichiarato finito nel dicembre 1931.

A causa delle condizioni estremamente pericolose in cui lavoravano i manovali, sedici persone persero la vita durante la costruzione del ponte. Solo due però morirono cadendo dal ponte: il resto dei decessi avvenne nelle fabbriche in cui si lavoravano l’acciaio e le pietre necessarie alla costruzione. Il costo totale del ponte fu di oltre 6 milioni di dollari, che il governo del New South Wales ha finito di pagare solo nel 1988.

Il Sydney Harbour Bridge fu ufficialmente aperto il 19 marzo 1932. Oggi il ponte è attraversabile a piedi o in bicicletta, in macchina o in treno, ed offre una delle viste più eccezionali che si possano godere della città di Sydney! E se questo non vi basta, potete sempre arrampicarvi lungo gli archi, in un’esperienza unica e indimenticabile.